Donne nel calcio: Intervista a Sophie Brundin del Sassuolo

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Il Sassuolo Femminile – al momento terzo in classifica in Serie A dopo 10 partite – è una delle sorprese più interessanti del massimo campionato di calcio femminile, grazie anche all’apporto del suo nuovo difensore svedese Sophie Brundin.

Sophie è alla sua prima stagione con il Sassuolo dopo aver giocato negli U.S.A. per quattro anni a livello di college. Ma oltre ad essere una calciatrice professionista, Sophie è anche un’imprenditrice con l’obiettivo di rendere la vità più facile a migliaia di atleti attraverso la sua azienda NOMI.

Abbiamo fatto una chiacchierata con Sophie, chiedendole di come riesce a bilanciare questi due aspetti della sua vita e parlando della sua esperienza come calciatrice a Sassuolo.

 

Cult of Calcio: Buongiorno Sophie! Grazie per aver acconsentito a fare due chiacchiere con noi. Per cominciare, potresti dirci qualcosa di te? Quando hai capito che il calcio poteva essere più di un semplice hobby?

Sophie: Grazie a voi per la chiacchierata! Sono nata in Svezia e ho vissuto principalmente lì. Il calcio è parte di me sin dalla nascita perché mio padre era un calciatore professionista. Ho cominciato a giocare a 5 anni, ma siccome non c’erano squadre femminili dalle mie parti dovevo giocare con i ragazzi. Certo, il calcio era un divertimento, ma io ho sempre giocato per diventare la migliore. Al termine del liceo, dove comunque giocavo a calcio da studente, ho deciso di trasferirmi a Daytona Beach, in Florida, per continuare il mio percorso.

Il compromesso più grande che ho dovuto accettare è stato rinunciare al floorball, l’altro sport che praticavo è che il secondo più diffuso in Svezia dopo il calcio. Prendevo il floorball altrettanto seriamente, ma alla fine sono contenta della scelta che ho fatto.

Cult of Calcio: Oltre a giocare a calcio, tu sei anche un’imprenditrice nel mondo dello sport. Puoi dirci qualcosa della tua azienda NOMI e di come riesci a bilanciare i tuoi impegni?

Sophie: Avendo fatto parte del mondo dello sport sin da bambina, ho potuto constatare come le distorsioni alle caviglie fossero un problema comune a tantissimi atleti. Anche io ho subito infortuni simili e mi sono resa conto di come sul mercato non ci fossero soluzioni complete. Le fasciature in commercio si allentavano dopo pochi minuti e i tutori erano troppo grossi per le scarpe da calcio. Ci doveva essere un’ altra soluzione. Così, insieme a due colleghe, abbiamo cominciato a sviluppare un prototipo per un tutore per caviglia personalizzabile e realizzabile tramite stampa 3D. Il nostro progetto, partito nell’agosto 2019, dovrebbe portarci ad ottenere un tutore più sottile, leggero, e malleabile di tutte le soluzioni presenti sul mercato.

I miei studi in Ingegneria Bio-Meccanica, che ho completato negli U.S.A. mentre giocavo a calcio, e i risultati ottenuti tramite il design iterativo mi hanno spinto a fondare insieme alle mie colleghe NOMI, che significa No More Injuries (“Niente più infortuni”).

Cult of Calcio: Quali sono i tuoi punti di forza e le tue debolezze come calciatrice, e come descriveresti il tuo modo di giocare? Ci sono calciatori o calciatrici a cui ti ispiri?

Sophie: I miei punti di forza solo la velocità, l’abilità nell’uno contro uno in difesa, e la fisicità. Ma sono anche fiera di come sono migliorata nel passaggio. Questo è stato uno degli aspetti su cui ho dovuto lavorare in passato, e credo di essere migliorata molto. Essendo un difensore centrale, non mi è richiesta molta tecnica quindi credo che questo sia il mio punto debole.

Cult of Calcio: Hai cominciato a giocare molto giovane in Svezia. Poi, dalla tua Sundsvall ti sei trasferita negli U.S.A. Che effetto ha avuto questa esperienza oltre oceano su di te?

Sophie: Sono molto contenta di aver trascorso quattro anni negli U.S.A. E’ stato un ottimo modo per migliorare la mia tecnica e la mia abilità nei passaggi. Per quanto il mio obiettivo principale fosse giocare a calcio, sono anche contenta di come sono migliorata con l’inglese, e di aver potuto studiare, conoscere nuove persone e fare esperienze da mettere nel mio bagaglio.

Cult of Calcio: Il 2019 è stato un anno importante per la tua carriera in quanto hai ricevuto il premio come Defensive Player of the Year nella Sunshine State Conference. Come pensi di essere riuscita a raggiungere questo traguardo?

Sophie: Il 2019 è stato un grande anno sia per me sia per la squadra. Non eravamo mai arrivate così avanti nei playoff e io sono stata aiutata tantissimo dalle mie compagne, l’allenatore, lo staff e chiunque gravitasse intorno alla squadra. In più, ho anche avuto la fortuna di non infortunarmi. La carriera a livello di college negli U.S.A. dura quattro anni, quindi sapevo che quella sarebbe stata la mia ultima stagione prima di lasciare la Florida. Sono contenta che sia stata la migliore!

Cult of Calcio: Dagli U.S.A., ti sei trasferita al Sassuolo in Italia. Come hai saputo che un club della Serie A Femminile era interessato a te? E come sta andando la tua esperienza in Italia?

Sophie: Già prima di trasferirmi negli U.S.A. sapevo che avrei voluto giocare a calcio a livello professionistico. Volevo tornare a giocare in Europa perché qui il livello è molto alto, ma non ero ancora pronta a tornare in Scandinavia. Così la mia agente Linnea Lindmark si è messa alla ricerca di nuove possibilità, pur sapendo che con l’epidemia di coronavirus non sarebbe stato facile. Ad agosto 2020, ho saputo che il Sassuolo era interessato e ho fatto subito la valigia per partire la settimana stessa.

L’esperienza in Italia è veramente unica e mi sta piacendo tantissimo. Le persone sono divertenti e un po’ “matte”, il cibo è delizioso e il paese è stupendo. Ho ancora qualche problema a comprendere la lingua, ma sono certa che ci arriverò!

Cult of Calcio: Il Sassuolo Femminile sta vivendo un’ottima stagione. Al momento siete terze dietro Juventus e Milan e avete una delle migliori difese della Serie A. Dove pensi possa arrivare il Sassuolo?

Sophie: Credo che stiamo facendo meglio di quanto molti si aspettassero, ed è fantastico. Dobbiamo continuare a puntare in alto e cercare i tre punti in ogni partita. Penso che sia davvero possibile per noi qualificarci per la Champions League!

Cult of Calcio: Questa è la tua prima stagione in Italia. Qual è la tua impressione della Serie A Femminile finora?

Sophie: Per quanto le società più grandi siano davvero forti, il campionato è molto equilibrato e bisogna approcciare ogni singola partita con lo spirito giusto per vincere. La mentalità del Sassuolo, così come in tutta la lega, è molto professionale. Penso che ci sia molta attenzione intorno alla nostra squadra e a tutto il campionato, da parte dei tifosi come da tutte le persone coinvolte.

Cult of Calcio: Chi pensi che siano le calciatrici più forti in Italia e in Europa?

Sophie: Per quanto ami l’Italia e gli italiani, per amor di patria scelgo il difensore svedese Linda Sembrant della Juventus. In Europa, mi piace molto Lucy Bronze.

Cult of Calcio: Come te la cavi con l’italiano? Vuoi provare a lasciare un messaggio in italiano per i tuoi fan (senza usare Google Translate?)

Sophie: Francamente, non saprei ancora distinguere l’italiano dal cinese, anche se lo sto studiando ogni giorno. Ma una delle cose che amo di più della zona di Reggio Emilia è il parmigiano, che qui si mette su tutto. Quindi, passami il Parmigiano Reggiano per favore! …e, ovviamente, Forza Sasol!