Intervista a Karin Muya della San Marino Academy

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The Cult of Calcio continua il suo viaggio nel mondo del calcio femminile incontrando alcune delle protagoniste della massima divisione italiana. Questa settimana, abbiamo fatto due chiacchiere con Karin Muya della San Marino Academy.

Nata in Inghilterra 25 anni fa, Karin ha già avuto numerose esperienze di gioco all’estero prima di approdare in Italia lo scorso febbraio. La sua prima esperienza con l’Orobica di Bergamo si è rivelata breve a causa della pandemia, ma non appena le competizione sono riprese ha firmato con la rappresentativa di San Marino che si apprestava a debuttare in Serie A Femminile.

Ecco cosa che ci ha raccontato Karin della sua esperienza come calciatrice…

Cult of Calcio: Buongiorno, Karin! Ci racconteresti qualcosa di te? Quando hai capito che il calcio poteva essere qualcosa di più che un hobby per te?

Karin: Ho 25 anni e sono nata e cresciuta nella zona di South London. Da piccola, ho praticato diversi sport oltre al calcio – come l’atletica e il netball mentre studiavo. Quando mi sono trasferita negli U.S.A. per studiare, ho continuato a giocare a calcio e, dopo la laurea, ho capito che poteva essere più di un hobby. Volevo continuare a giocare a livello professionistico o semi-professionistico perché mi ero resa conto che avevo dedicato al calcio buona parte della mia vita. Volevo farne una professione.

Cult of Calcio: Sappiamo che sei un’attaccante veloce e dotata di grande forza fisica. Ma ci diresti qualcosa di più sul tuo modo di giocare? A quali giocatori ti ispiri?

Karin: Direi che non ho uno stile di gioco specifico. Cerco di giocare semplicemente e di adattarmi alla situazione. Posso cercare un passaggio semplice o provare un dribbling se c’è lo spazio. Quando ho la palla trai piedi, cerco di rallentare il gioco. Per me è importante mantenere il possesso e creare azioni da gol. Credo che il mio gioco si sia evoluto e adattato alle squadre in cui ho giocato e ai ruoli che ho ricoperto. Da piccola, mi ispiravo a giocatori di Premier League come Thierry Henry e Wayne Rooney. Dei giocatori di oggi, mi piace come Romelu Lukaku usa la sua forza e velocità per creare occasioni da gol.

Cult of Calcio: Hai cominciato a giocare a calcio molto giovane e hai giocato in Inghilterra, negli U.S.A., in Francia e ora in Italia. Raccontaci un po’ del tuo percorso…

Karin: Sono cresciuta nel Centre of Excellence del Chelsea e ho fatto tutta la trafila delle giovanili dall’Under 10 all’Under 17. Poi sono passata in prima squadra e nella squadra riserve del Chelsea Ladies. Negli U.S.A., ho giocato per la Notre Dame University in NCAA, nella ACC Conference. Dopo la laurea a fine 2018, ho giocato per qualche mese in un team di seconda divisione francese e poi sono arrivata in Italia. Sono stata a Bergamo solo due mesi, prima di firmare per la San Marino Academy.

(Foto: ©SMACademy)

Cult of Calcio: In base alla tua esperienza, quali sono le differenze che hai notato nel giocare a calcio in Inghilterra, negli U.S.A., in Francia e ora in Italia? Che impressione ti sta facendo la Serie A Femminile?

Karin: Negli U.S.A. il gioco è più fisico, veloce, e basato sull’atleticità. In Inghilterra il gioco è più tattico, tecnico e basato sul possesso palla. Direi che in Francia ho trovato un modo di giocare simile all’Inghilterra. In Italia, invece, si gioca molto più velocemente, soprattutto per quanto riguarda la transizione trai reparti e il modo in cui si fa circolare la palla e si va in pressing.

Cult of Calcio: E’ abbastanza raro per una calciatrice inglese venire a giocare in Italia. Cosa ti ha spinto a fare questo salto?

Karin: In Inghilterra avevo difficoltà a trovare un team di prima divisione e mi è stato consigliato di fare un paio di anni di esperienza all’estero per crescere come giocatrice. Pensavo che un cambio di ambiente e una nuova esperienza mi avrebbero aiutato a crescere anche come persona. E così, non appena si è presentata l’occasione di giocare in Serie A Femminile, l’ho colta con entusiasmo.

Cult of Calcio: Dall’Orobica alla San Marino Academy…Quali sono gli obiettivi del San Marino per questa stagione e come stanno andando le cose?

Karin: Il nostro obiettivo è migliorare settimana dopo settimana e continuare a crescere come squadra in ogni partita. Direi che stiamo andando bene considerando che questa è la nostra prima stagione in Serie A e le cose stanno cominciando a funzionare. L’inizio di stagione è stato difficile perché il calendario era impegnativo e abbiamo preso più di una batosta. Credo però che abbiamo imparato dai nostri errori. Stiamo giocando molto bene adesso e non vedo l’ora di continuare.

(Foto: ©SMACademy)

Cult of Calcio: Se dovessi scegliere tra le tue compagne della San Marino Academy, chi di loro pensi che potrebbe diventare la prossima stella del calcio femminile italiano?

Karin: Ci sono molte giocatrici promettenti nella nostra squadra. Ora come ora, direi che Azzurra Corazzi sta mostrando un grande talento per la sua età e ho l’impressione che diventerà una grande giocatrice. Viola Brambilla è un’ottimo centrocampista con una buona tecnica e con le qualità per essere una leader. Alessia Venturini è un’ottimo difensore, mentre Shino Kunisawa si distingue anch’essa per la tecnica. Infine, Gloria Ciccoli è un bravissimo portiere con ampi margini di miglioramento. Ma ce ne sono altre che, con un po’ più di esperienza e di spazio, potranno dire la loro.

Cult of Calcio: Chi pensi che vincerà la Serie A Femminile quest’anno?

Karin: Juventus e Milan sono le più continue e sicuramente lotteranno fino alla fine. L’Empoli ha avuto un’ottima partenza, e anche il Sassuolo sta facendo molto bene.

Cult of Calcio: E per quanto riguarda le calciatrici? Quali sono le più forti in Serie A secondo te?

Karin: Finora mi hanno colpito Refiloe Jane del Milan e Aurora Galli della Juventus, sono due ottime centrocampiste. E’ ancora presto per dirlo, ma loro due mi hanno impressionato.

Cult of Calcio: Grazie, Karin! Un ultimo messaggio per i tuoi fan?

Karin: Grazie a voi per il supporto e…restate sintonizzati!

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