Meteore Mondiali: Grosso, l’uomo dell’ultimo minuto

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In Italia, una “meteora” è quel giocatore che vive un breve periodo di gloria, prima di tornare nuovamente nell’anonimato. I Mondiali sono pieni di storie del genere, di giocatori che in qualche modo raggiunsero l’apice della loro carriera proprio in quei magici 30 giorni, una volta ogni quattro anni, quando tutto il mondo ruota intorno a un pallone.

Le meteore brillano sul palcoscenico più importante, per poi tornare subito nei ranghi, o peggio ancora sparire dal calcio che conta. Come un incantesimo che si rompe, o un sogno da cui si svegliano troppo presto.

Antonio Guarini ci porta alla scoperta delle 10 più grandi “meteore mondiali” nella storia recente della Coppa del Mondo. Alcune di loro hanno aiutato gli Azzurri a conquistare la storia, altri evocano ricordi dolorosi per i fan italiani. Ma tutte si sono guadagnate quell’affascinante status di “meteora”, avendo trovato la formula magica proprio quanto contava di più.

Non avranno vinto il Pallone d’Oro, e in alcuni casi neppure il Mondiale, ma tutte conservano un posto d’onore nella memoria di tutti gli amanti del calcio.

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2) Fabio Grosso, l’uomo dell’ultimo minuto

“Tirerai tu l’ultimo rigore perché alla fine sei stato sempre decisivo”,
così Marcello Lippi a Fabio Grosso al momento di decidere i rigoristi per decidere la finale dei Mondiali del 2006 tra Italia e Francia. Una scelta vincente, su un ragazzo che all’inizio di quel campionato del mondo non era neanche titolare.

Gli azzurri partono bene in Germania, 2-0 al Ghana alla prima partita. Nel secondo match, contro gli Usa del paisà Arena, succede di tutto. De Rossi si fa espellere, Zaccardo batte Buffon con il più goffo e incredibile degli autogol. Forse in quel momento l’Italia ha vinto il Mondiale di Germania.

Nel match successivo, con la Repubblica Ceca, Lippi scegli Grosso per la fascia sinistra. Non se ne pentirà. Il terzino azzurro è da poco passato all’Inter, dopo buone stagioni al Palermo. Dagli ottavi in poi Grosso diventa il Paolo Rossi di Germania 2006.

Ultimo minuto di Italia-Australia, il numero tre azzurro convince l’arbitro che su di lui c’è rigore. Totti segna e andiamo ai quarti. Ultimi minuti dei supplementari di Germania-Italia. Pirlo inventa l’assist del secolo e Grosso disegna una traiettoria che manco la cometa di Halley.

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Tutta Italia trattenne il fiato mentre Fabio Grosso si apprestava a calciare questo pallone, al 120′ minuto della semifinale mondiale 2006. Finì come tutti ben sappiamo, con il goal di Grosso, e gli Azzurri a Berlino per l’ultimo atto…

In finale poi Lippi gli affida l’ultimo rigore, quello che ci ha fatto urlare e abbracciare forte, tanto forte. Da onesto terzino a eroe mondiale, tutto nello spazio di pochi giorni. Grosso giocherà con l’Inter, con il Lione e con la Juventus. Ma dopo le magie tedesche era difficile chiedergli di più. Quasi impossibile. Oggi fa l’allenatore del Bari, e ha rischiato di riportare i pugliesi in serie A, sfiorando la sua prima impresa da allenatore.

Tra qualche giorno saranno 12 anni da quel mondiale benedetto. L’eroe dell’ultimo minuto avrà in serbo altri colpi a effetto? Non lo sappiamo, ma tanto gli vorremo bene lo stesso. Per sempre.

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L’ultima immagine della Coppa del Mondo 2006 vide ancora una volta Fabio Grosso protagonista. Suo fu il penalty decisivo che consegnò agli Azzurri il loro 4° titolo mondiale.


Clicca qui per scoprire le Meteore Mondiali precedenti:

10) Ahn Jung-Hwan, il killer coreano del Trap

9) Stéphane Guivarc’h, il Campione del Mondo senza goal
8) Asamoah Gyan, un incubo lungo 11 metri
7) Yordan Letchkov, il bulgaro che fece piangere la Germania
6) Cuauhtémoc Blanco, il giocoliere messicano di Francia ’98

5) Oleg Salenko, una partita di ordinaria follia
4) Mario Gotze, eroe solo per una sera
3) Sergio Goycochea, l’ammazza-sogni delle Notti Magiche