Throwback Thursday: Quando lo Scudetto si decise allo spareggio

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Nella lunga storia dei campionati a girone unico della Serie A, una sola volta si è reso necessario disputare una gara di spareggio per l’assegnazione dello Scudetto. Accadde nel 1963/64, quando il Bologna del tecnico Fulvio Bernardini, al termine di un campionato equilibrato, avvincente e pieno di colpi di scena, inclusa una penalizzazione per doping ai felsinei prima inflitta e poi annullata in virtù dell’evidente manipolazione dei campioni incriminati, si ritrovò appaiato in testa alla classifica con 54 punti insieme all’Inter campione in carica di Helenio Herrera.

Quando la CAF assolve il Bologna è il 16 maggio del 1964: al termine del campionato mancano solo tre giornate e con i 3 punti in classifica restituiti (1 di penalizzazione e 2 tolti per la sconfitta a tavolino nella partita incriminata) Inter e Bologna sono prime a pari merito. Negli ultimi 270’ conquistano entrambe 5 punti, pertanto per la prima e finora unica volta nella storia (ma adesso il regolamento è cambiato: non si disputa più una partita supplementare in caso di arrivo a pari merito) si rende necessario giocare lo spareggio, previsto in campo neutro allo Stadio Olimpico di Roma il 7 giugno del 1964.

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I capitani di Bologna e Inter si stringono la mano sotto sguardo dell’arbitro Concetto Lo Bello, prima dello spareggio che decise lo Scudetto 1963-64

Le due squadre arrivano nella capitale con umori diametralmente opposti. L’Inter vola letteralmente sulle ali dell’entusiasmo: 11 giorni prima, al Prater di Vienna, ha messo le mani sulla prima Coppa dei Campioni della sua storia, battendo 3-1 il Real Madrid di Puskas e Di Stefano e succedendo così nell’albo d’oro ai rivali cittadini del Milan. Il Bologna arriva invece a Roma con la morte nel cuore per la fresca scomparsa del suo presidente Renato Dall’Ara, cui oggi è intitolato lo Stadio di Bologna: a lungo malato di cuore, Dall’Ara viene stroncato da un infarto appena 4 giorni prima della sfida tricolore, secondo alcuni anche a causa dello stress accumulato con la vicenda del doping.

Sul prato dell’Olimpico però, a giocare meglio è il Bologna, complice anche la mossa tattica di Bernardini che schiera un terzino come Capra al posto di Pascutti per limitare le folate di Corso. Seppur i felsinei si affacciano con più convinzione dalle parti di Sarti, la partita resta in parità fino a quindici minuti dal termine e si sblocca solo su calcio di punizione: Bulgarelli tocca per Fogli il cui rasoterra finisce la sua corsa in fondo al sacco, anche grazie ad un lieve tocco di Facchetti. Ci si aspetta la reazione dell’Inter, ma i nerazzurri, anche a causa del caldo eccessivo, appaiono stanchi. Nove minuti più tardi, allora, arriva il raddoppio rossoblù: Fogli vede il taglio profondo di Nielsen e lo serve con precisione nel cuore dell’area di rigore, dove il danese è bravissimo a bruciare Sarti sotto misura per il gol della sicurezza. Per il Bologna è il settimo e ultimo scudetto della sua Storia, il più prestigioso, conquistato contro i freschi Campioni d’Europa: il modo migliore per onorare la memoria di Dall’Ara.


TABELLINO

7 giugno 1964 – Serie A 1963-64 – Spareggio per il titolo
BOLOGNA-INTER 2-0

MARCATORI: 75′ Fogli, 84′ Nielsen

Bologna-Logo-history BOLOGNA: Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Capra. All.: Bernardini
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4b/Logo_of_FC_Inter_Milan_%281963-1979%29.svg/2000px-Logo_of_FC_Inter_Milan_%281963-1979%29.svg.png INTER: Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Milani, Suarez, Corso. All.: Herrera

ARBITRO: Lo Bello from Siracusa
NOTE: Spettatori: 64000; Ammoniti: Bulgarelli, Fogli, Tumburus (B)